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Recensione MiraBook – Il Lapdock che trasforma lo smartphone in un laptop

visibility 140 Views person Posted By: MiraLab list In: Product Test
Recensione MiraBook – Il Lapdock che trasforma lo smartphone in un laptop

Qualità costruttiva e design

L’aspetto generale trasmette subito una sensazione di qualità. Il corpo in alluminio nero è solido ed elegante, decorato con il sottile logo luminoso Miraxess sul coperchio. Con un peso inferiore a 1,3 kg, il MiraBook è leggero da trasportare ma rimane robusto al tatto. La tastiera è un comodo layout francese AZERTY con retroilluminazione disattivabile e diversi tasti di scelta rapida. Tre spie luminose sopra la tastiera indicano alimentazione, blocco maiuscole e batteria. La digitazione è piacevole ed equilibrata, ideale per lunghe sessioni di scrittura.

La connettività è ben studiata e sorprendentemente completa per un lapdock di queste dimensioni. Sul lato sinistro ci sono una porta USB-C per la ricarica, una USB-A 3.0, un jack audio e un lettore di schede Micro SD. Sul lato destro si trovano una uscita HDMI e un’altra USB-A 3.0. Sotto il dispositivo, un cavo USB-C piatto collega lo smartphone tramite DisplayPort Alt Mode. Questo design mantiene il cavo ordinato e stabile, garantendo un segnale affidabile.

Lo schermo Full HD da 13,3 pollici offre un’immagine nitida e chiara. In ambienti molto luminosi potrebbe mancare un po’ di brillantezza, ma la qualità generale resta piacevole. Il telaio in alluminio conferisce al MiraBook un aspetto professionale pur restando leggero e portatile, perfetto per la produttività in mobilità.

Tastiera, trackpad e usabilità

Il MiraBook integra un semplice trackpad multitouch HID che può essere disattivato per evitare clic accidentali. Lo scorrimento avviene con due dita e i clic destro e sinistro possono essere eseguiti con una leggera pressione nella parte inferiore o un tocco sulla superficie. Le funzioni di pinch/zoom non sono disponibili poiché il trackpad opera in modalità HID. Miraxess ha scelto di privilegiare precisione e stabilità. È comunque possibile attivare lo smartphone come trackpad secondario tramite Samsung DeX per recuperare la funzione di zoom, anche se va abilitata manualmente ogni volta.

Il cavo USB-C piatto fornito funziona ma è piuttosto corto per alcune postazioni. I cavi di ricambio scaricano più rapidamente la batteria del lapdock. Miraxess ha confermato che un cavo più lungo e completamente compatibile è in sviluppo e sarà presto disponibile come accessorio.

Sul lato destro è presente una piccola apertura esagonale che consente di collegare il supporto Smartphone Slide, un accessorio pratico per fissare il telefono accanto allo schermo. Purtroppo questo supporto non è incluso nella confezione.

Connettività e dispositivi esterni

L’uscita HDMI del MiraBook duplica lo schermo interno, utile per presentazioni ma non per estendere l’immagine su un secondo monitor. Anche se ciò limita il multitasking avanzato, resta comodo per proiettare il desktop su uno schermo più grande. Il lapdock non dispone di ingresso HDMI e non può essere utilizzato come monitor esterno senza un adattatore dedicato.

Esperienza d’uso quotidiana

Nell’uso quotidiano, il MiraBook si comporta come un guscio di laptop di fascia alta. Consente di lavorare utilizzando solo lo smartphone. Con Samsung DeX o Motorola Ready For, il multitasking è fluido e naturale, offrendo un ambiente desktop completo per email, documenti, navigazione e video. La batteria interna alimenta sia lo schermo che lo smartphone per diverse ore, permettendo sessioni di lavoro prolungate lontano dalla presa.

Conclusione

Il lapdock MiraBook rappresenta perfettamente la visione Mobile-Only perseguita per anni da Miraxess. Combina un design elegante, materiali robusti e ampia compatibilità con le modalità desktop moderne. È una soluzione ideale per professionisti, studenti e utenti che cercano un’esperienza informatica più semplice e leggera. Pur con alcune piccole limitazioni, il MiraBook rimane uno dei lapdock più completi e raffinati oggi disponibili. Rappresenta un nuovo modo di lavorare e un chiaro passo avanti per chi vuole trasformare lo smartphone nel proprio computer principale. Peccato che l’azienda non esista più.